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Cos’è il white striping nella carne di pollo? Fa male? Come si riconosce?

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Cos’è il white striping nella carne di pollo? Fa male? Come si riconosce?

Il White Striping è una condizione che colpisce i polli d’allevamento, in particolare quelli geneticamente selezionati per crescere più rapidamente. Questa condizione degenerativa si manifesta con delle striature bianche che corrono parallele alle fibre muscolari della carne. Le striature sono tessuto adiposo che ha preso il posto delle fibre muscolari morte per la mancanza di ossigeno e nutrienti.

Recentemente, l’associazione Essere Animali ha condotto un’inchiesta su 603 confezioni di petto di pollo a marchio Lidl vendute in Italia. È emerso che il 90% dei campioni è affetto da questa miopatia. Questo fenomeno non solo indica una sofferenza cronica nei polli, ma influisce anche sulla qualità della carne, riducendo il contenuto di proteine e aumentando quello dei grassi.

Riconoscere il white striping può essere importante per fare scelte d’acquisto più consapevoli ed etiche. La carne proveniente da polli a rapido accrescimento presenta una maggiore quantità di grasso a discapito delle proteine magre e tende ad avere un sapore e una consistenza diversi.

Come riconoscere il white striping

Il white striping nella carne di pollo è abbastanza facile da riconoscere, specialmente quando si fa la spesa in un supermercato di qualità. Ecco alcuni segni da cercare:

  1. Strisce bianche: Il grasso nel petto di pollo appare come strisce bianche. Queste strisce sono tessuto adiposo che si forma sui petti dei polli.
  2. Consistenza del legno: La carne del petto di pollo avrebbe una consistenza simile al legno. Questo indica che l’uccello ha subito una crescita anormale e eccessiva.

Ricorda, il white striping non è solo un problema estetico. Indica una sofferenza cronica nei polli e ha conseguenze sulla qualità dell’alimentazione umana.

Famale alla salute?

Il consumo di carne di pollo con white striping può avere diversi effetti:

  1. Riduzione del contenuto proteico: La carne con white striping ha un contenuto proteico inferiore del 9% rispetto alla normale carne di pollo.
  2. Aumento del contenuto di grassi: La presenza di strisce bianche indica un aumento del contenuto di grassi nella carne.
  3. Peggioramento della qualità culinaria: La carne con white striping tende a trattenere meno marinatura e a perdere più massa durante la cottura. Questo può influire sul sapore e sulla consistenza del piatto finale.

Nonostante questi effetti, è importante notare che il consumo di carne di pollo con white striping non è pericoloso per la salute umana. Tuttavia, la presenza di white striping è un indicatore della qualità inferiore della carne e delle condizioni di vita degli animali da cui proviene.

Come evitare il white striping

Ecco alcuni suggerimenti su come evitare il white striping quando acquisti carne di pollo:

  1. Controlla la carne prima di acquistarla: Le strisce bianche sono facili da individuare – le striature sono parallele al muscolo del pollo. Puoi optare per selezionare un pezzo di carne senza striature.
  2. Scegli polli allevati in modo sostenibile: Per evitare le strisce bianche, scegli sempre polli che sono stati allevati in modo sostenibile.
  3. Cerca etichette con il sigillo ‘No Antibiotics Ever’: Ricorda di cucinare correttamente, conservare e mantenere il pollame alle giuste temperature nel frigorifero o nel congelatore; e evita la contaminazione incrociata durante la preparazione del pasto.
  4. Mangia pollo da aziende che si sono impegnate ad utilizzare carne più sana: Se devi mangiare fuori, scegli pollo da aziende che si sono impegnate a utilizzare carne più sana, come Chipotle e Panera.

Ci sono altri problemi derivanti dall’allevamento intensivo dei polli?

Sì, ci sono diversi problemi associati all’allevamento intensivo dei polli, ecco i principali:

  1. Inquinamento atmosferico: Gli allevamenti intensivi contribuiscono all’inquinamento atmosferico, in particolare attraverso l’emissione di ammoniaca. Questa ammoniaca, una volta rilasciata nell’atmosfera, si lega all’ossido di azoto generato dall’inquinamento industriale, dal riscaldamento o dalle auto, formando particolato fine (PM 2,5) altamente nocivo per la salute.
  2. Condizioni di vita inadeguate: I polli allevati intensivamente vivono in condizioni incompatibili con il loro benessere. Sono spesso confinati in spazi ristretti (17-22 polli per m²), in edifici bui e privi di arricchimento ambientale. Questa sovrappopolazione può causare gravi problemi di benessere e i polli possono soffrire di numerose patologie.
  3. Problemi di salute: A causa della crescita rapida, i polli possono soffrire di problemi di locomozione, deformazioni delle zampe, problemi cardiaci e respiratori. Inoltre, l’ammoniaca proveniente dagli escrementi può causare infiammazioni cutanee nei polli.
  4. Impatto sulla salute umana: Il pollo che oggi si trova al supermercato contiene due volte più grasso e un terzo di proteine in meno rispetto a 40 anni fa.
  5. Fame cronica: Le condizioni di salute nei polli allevati per la loro carne sono talmente precarie che molti non riescono nemmeno a raggiungere l’età della pubertà di 18 settimane. Per rallentare la loro crescita, l’industria li nutre con razioni estremamente limitate, dal 25% al 50% di quello che mangerebbero se avessero libero accesso al cibo.

Per mitigare questi problemi, è importante fare scelte consapevoli quando si acquista carne di pollo, preferendo prodotti provenienti da allevamenti sostenibili.

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