Cos’è la malaria? Quanto è rischiosa? Come si trasmette?
La malaria, o paludismo, è una malattia infettiva causata da parassiti protozoi del genere Plasmodium. Questi patogeni vengono trasmessi all’uomo attraverso la puntura di una zanzara infetta del genere Anopheles. Questi insetti vettori possono infettarsi pungendo un individuo malato e trasmettere l’infezione ad una persona sana con una seconda puntura.
Quali sono i sintomi della malaria?
I sintomi della malaria possono variare, ma i più comuni includono:
- Febbre alta (che può essere periodica)
- Brividi
- Mal di testa
- Mal di schiena
- Sudorazione profusa
- Dolori muscolari
- Nausea
- Vomito
- Tosse
- Anemia
- Splenomegalia (ingrossamento della milza)
- Estrema astenia (stanchezza)
Questi sintomi possono presentarsi da 9 a 30 giorni dopo la puntura di una zanzara infetta. In genere compaiono tra i 10 e i 15 giorni dopo la puntura.
È importante notare che questi sintomi possono essere comuni anche ad altre malattie. Pertanto, se hai viaggiato in una regione dove la malaria è comune e inizi a sperimentare questi sintomi, dovresti cercare assistenza medica immediatamente. Un medico può confermare la diagnosi di malaria attraverso esami del sangue.
Qual è la cura?
Per quanto riguarda la cura, se la malaria è diagnosticata e curata prontamente, si può guarire completamente. La terapia deve essere avviata non appena le analisi confermino la presenza del parassita nel sangue.
Molti dei farmaci indicati per prevenire la malaria (profilassi) possono essere usati anche per curarla. La scelta del farmaco dipende dal parassita infettante, dalla gravità dei sintomi, dall’età del paziente e dalle sue condizioni di salute.
Cosa provoca?
La malaria può avere diverse conseguenze gravi se non viene diagnosticata e curata prontamente. Queste possono includere:
- Insufficienza renale: i reni smettono di funzionare correttamente.
- Insufficienza respiratoria: i polmoni non riescono a fornire abbastanza ossigeno al corpo.
- Emorragie: perdita di sangue incontrollata.
- Alterazione della coscienza, convulsioni, coma: problemi neurologici gravi.
- Edema polmonare: accumulo di fluido nei polmoni.
- Ittero: ingiallimento della pelle e della membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio.
- Shock: un abbassamento improvviso della pressione sanguigna.
- Rottura della milza, anemia grave, basso livello di zuccheri nel sangue: possono portare a coma o decesso.
In casi estremi, la malaria può essere mortale. Pertanto, è fondamentale cercare assistenza medica immediata se si sospetta di avere la malaria, soprattutto se si è viaggiato in una regione dove la malattia è comune.
Dov’è più comune la malaria?
La malaria è più comune nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. Ecco alcune delle regioni più colpite:
- Africa: L’Africa rappresenta l’epicentro della malattia, con la maggior parte dei casi e dei decessi. In particolare, Nigeria (27%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%), Mozambico (4%) e Niger (3%) rappresentano circa il 51% di tutti i casi a livello globale.
- Asia: Il Sud-est asiatico e l’Asia Centrale sono aree a rischio, con differenti gradi di endemia.
- Medio Oriente: Anche il Medio Oriente è una regione a rischio.
- Pacifico occidentale: Questa regione include paesi come Papua Nuova Guinea, dove il rischio di contrarre la malaria è elevato.
- America centrale e meridionale: Queste regioni sono anch’esse a rischio, sebbene in misura minore rispetto alle regioni sopra citate.
È importante notare che la diffusione della malattia è stata notevolmente ridotta negli ultimi anni grazie a programmi di lotta e controllo promossi dall’OMS e da diverse organizzazioni internazionali.
Si trasmette da persona a persona?
La malaria non si trasmette direttamente da persona a persona come un raffreddore o un’influenza. La trasmissione avviene principalmente attraverso la puntura di zanzare femmine infette del genere Anopheles. Questi insetti vettori possono infettarsi pungendo un individuo malato e trasmettere l’infezione ad una persona sana con una seconda puntura.
Tuttavia, esistono alcune eccezioni in cui la malaria può essere trasmessa da persona a persona. Queste includono la trasmissione ematica diretta, come nel caso di trasfusioni di sangue infetto, o da madre a figlio durante il parto. Ma questi casi sono relativamente rari. In generale, non è possibile contrarre la malaria semplicemente stando vicino a una persona infetta.
Conclusoni
La malaria può essere totalmente eradicata se viene rilevata e trattata senza indugio. Il trattamento deve iniziare immediatamente dopo che i test di laboratorio hanno confermato la presenza del parassita nel flusso sanguigno.
Ci sono vari medicinali antimalarici disponibili, tra cui la clorochina e il chinino, un rimedio tradizionale. La selezione del trattamento più adatto dipende da diversi elementi, come il tipo di Plasmodium responsabile dell’infezione, la regione geografica in cui l’infezione è stata contratta, lo stato di salute del paziente e altri fattori rilevanti.
Tuttavia, è importante ricordare che la decisione finale sul trattamento più adeguato deve essere presa da un medico. Se si sospetta di avere la malaria, è fondamentale cercare immediatamente assistenza sanitaria qualificata.
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