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Come si fa il compost?

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Come si fa il compost?

Il compostaggio è un processo naturale di decomposizione e riciclo di materiali organici, come scarti di cucina e residui vegetali, che permette di ottenere un fertilizzante naturale e nutriente per il terreno, chiamato appunto compost. Questo processo è molto importante per ridurre la quantità di rifiuti organici che finiscono in discarica e contribuisce a chiudere il ciclo dei nutrienti, restituendo al suolo ciò che gli è stato sottratto.

Perché fare il compost?

Fare il compost a casa porta numerosi benefici:

  1. Riduzione dei rifiuti: Il compostaggio permette di riciclare gran parte degli scarti organici domestici, riducendo così il volume dei rifiuti da smaltire.
  2. Fertilizzante naturale: Il compost ottenuto è un ottimo fertilizzante naturale per piante e orto, migliorando la struttura e la fertilità del terreno.
  3. Risparmio economico: Produrre il proprio compost permette di risparmiare sui costi di acquisto di fertilizzanti chimici.
  4. Impatto ambientale ridotto: Il compostaggio domestico evita l’emissione di gas serra dovuta al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti organici in discarica o inceneritore.
  5. Chiusura del ciclo dei nutrienti: Il compost restituisce al suolo gli elementi nutritivi prelevati dalle piante, mantenendo così l’equilibrio del ecosistema.

Come iniziare a fare il compost

Per iniziare a fare il compost a casa è necessario avere a disposizione uno spazio all’aperto, come un angolo del giardino o un terrazzo, e un contenitore adatto, chiamato compostiera.

Scegliere la compostiera

Esistono diverse tipologie di compostiere, che possono essere acquistate o realizzate in modo semplice e economico:

  • Compostiere in plastica o legno: Sono le più comuni e facili da reperire. Possono essere di varie dimensioni, a seconda delle proprie esigenze.
  • Compostiere in rete metallica: Sono più economiche e permettono una migliore aerazione del materiale.
  • Compostiere fai-da-te: È possibile realizzare una compostiera utilizzando materiali di recupero, come cassette di legno o bidoni in plastica.

Indipendentemente dal modello scelto, è importante che la compostiera abbia dei fori per permettere l’aerazione e lo scarico del percolato.

Cosa mettere nella compostiera

Nella compostiera si possono inserire diversi tipi di materiali organici:

  • Scarti di cucina: Avanzi di cibo, bucce di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci d’uovo, etc.
  • Residui vegetali: Foglie, steli, fiori appassiti, sfalci d’erba, potature di piante.
  • Carta e cartone: Tovaglioli di carta, cartone ondulato, carta da pacco, etc.

È importante alternare materiali “umidi” (scarti di cucina) e materiali “secchi” (foglie, carta), in modo da mantenere un giusto equilibrio di umidità e aerazione all’interno della compostiera.

Vanno invece evitati:

  • Scarti di carne, pesce e latticini, che possono attrarre animali indesiderati.
  • Oli e grassi, che possono creare cattivi odori e problemi di aerazione.
  • Piante malate o infestanti, per evitare di diffondere malattie o semi.
  • Lettiere per animali domestici, che possono contenere agenti patogeni.

Come gestire la compostiera

Una volta riempita la compostiera con i materiali organici, è necessario prendersi cura del processo di compostaggio:

  1. Mescolare regolarmente: Utilizzando una forca o un bastone, mescolare il contenuto della compostiera una o due volte a settimana, per favorire l’ossigenazione e la decomposizione.
  2. Mantenere l’umidità: Il materiale all’interno della compostiera deve essere mantenuto umido ma non eccessivamente bagnato. Aggiungere acqua o materiale secco se necessario.
  3. Coprire la superficie: Stendere uno strato di materiale secco, come foglie o paglia, sulla superficie del compost per evitare la formazione di cattivi odori e l’attrazione di insetti.
  4. Controllare la temperatura: Il processo di compostaggio genera calore, che deve essere mantenuto tra i 40°C e i 60°C per favorire la decomposizione. Se la temperatura è troppo bassa, aggiungere materiale fresco; se è troppo alta, mescolare per favorire l’aerazione.
  5. Pazienza e tempo: Il processo di compostaggio richiede tempo, generalmente dai 3 ai 6 mesi, a seconda delle condizioni ambientali e della composizione del materiale.

Quando il compost è pronto

Il compost è pronto quando ha un aspetto scuro, soffice e simile alla terra, con un odore gradevole di humus. A questo punto può essere prelevato dalla parte inferiore della compostiera e utilizzato per arricchire il terreno dell’orto, del giardino o delle piante in vaso.

Il compost maturo apporta numerosi benefici al suolo:

  • Migliora la struttura e la porosità del terreno, facilitando la penetrazione dell’acqua e dell’aria.
  • Aumenta la capacità di ritenzione idrica del suolo.
  • Fornisce nutrienti essenziali per la crescita delle piante.
  • Stimola l’attività biologica del terreno, favorendo la presenza di microrganismi utili.

Grazie a queste proprietà, il compost è un prezioso alleato per la coltivazione di piante sane e rigogliose, in modo naturale e sostenibile.

Consigli per un compostaggio di successo

Ecco alcuni consigli per ottenere un compost di qualità:

  • Varietà di materiali: Utilizzare una combinazione diversificata di materiali organici, sia umidi che secchi, per garantire un giusto equilibrio nutritivo.
  • Dimensione degli scarti: Ridurre in piccoli pezzi gli scarti più grossi, come rami e tronchetti, per accelerare il processo di decomposizione.
  • Aerazione adeguata: Mescolare regolarmente il contenuto della compostiera per favorire l’ossigenazione.
  • Umidità costante: Mantenere un livello di umidità ottimale, né troppo basso né troppo alto.
  • Protezione dagli agenti atmosferici: Coprire la compostiera per proteggerla dalla pioggia, dal sole e dal vento.
  • Pazienza e monitoraggio: Controllare periodicamente lo stato del compost e attendere con calma il suo completamento.

Seguendo questi semplici accorgimenti, chiunque può realizzare in modo semplice e soddisfacente il proprio compost domestico, contribuendo attivamente alla sostenibilità ambientale.

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